giovedì 30 agosto 2007

VEGETALI VIOLA E BLU. Anti-cancro? Sì, ma conta di più l’intera dieta

L'esperto: "Ma non bisogna considerarli elisir di lunga vita"
Frutti rossi e viola contro il cancro
Una ricerca dell’Università dell’Ohio conferma le importanti proprietà anticancerogene (e non solo) dei frutti di bosco
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Le cosiddette antocianine, gruppi di pigmenti presenti nella frutta e nella verdura che vanno dal colore rossastro al viola al bluastro, avrebbero la capacità ci contrastare le cellule tumorali. Ciliegie, bacche, mirtilli, uva nera, persino melanzane e cipolle rosse (va tolta solo la prima pellicola sottile, e non vanno lavate), sono tutti alimenti che contengono questi potenti antiossidanti le cui proprietà terapeutiche sono state spesso celebrate da diversi studi. L’ultimo in ordine di tempo si riferisce a un esperimento fatto sui topi in cui si è constatato che le antocianine, presenti nella maggior parte del cibo rosso-bluastro, possono inibire le cellule del cancro al colon. In particolare l’inibizione di queste cellule, con la somministrazione di alcuni alimenti, si è verificata in una percentuale che va dal 50 all’80 per cento dei casi e in generale il 20 per cento delle cellule malate sono state uccise dalle molecole in questione.
La ricerca, presentata all’American Chemical Society da ricercatori dell'Ohio University, si spinge a varie interpretazioni nell’ambito della farmaco-profilassi del cancro e già si pensa a sviluppare una sorta di pillola utilizzandone il principio attivo. Henry Scowcroft, del Cancer Research britannico, ha dichiarato: "Nonostante questo sia solo un piccolo passo in avanti, va sottolineato come questa analisi ci aiuti a comprendere esattamente come e quanto alcune sostanze contenute nella frutta e nella verdura abbiano proprietà anticancerogene".
Inutile dire che gli esperti invitano alla cautela: del resto se si guarda ai risultati delle ultime ricerche che vanno in questa direzione si potrebbe dedurre che i mirtilli prevengono le carie e stimolano una pelle perfetta, mentre le ciliegie hanno proprietà terapeutiche notevoli nelle patologie cardiovascolari e nel diabete. Tutto ciò può essere vero per gli esperimenti in laboratorio, ma in un intero ciclo di vita dell’essere umano il fattore veramente importante a livello di profilassi non può che essere un corretto stile di vita e di alimentazione globale e completo, evitando di individuare solo in particolari cibi elisir di lunga vita.
Come fa notare Andrea Ghiselli, esperto nutrizionista dell’Inran (Istituto Nazionale Ricarca Alimenti e Nutrizione) di Roma, questo tipo di ricerche sono utili soprattutto nell’indagare i meccanismi di certe patologie, più che per la prevenzione, anche perché "si rischia altrimenti di spostare l’attenzione dalle abitudini globali alla singola molecola, cercando ricette facili e sostanze magiche inesistenti. In altri studi, finanziati dal National Cancer Institute, è stato dimostrato che i mirtilli o altri frutti di bosco proteggono dalle malattie cardiovascolari, riducono i livelli di colesterolo nel sangue e rinforzano la memoria, ma sono tutte verità da prendere con le pinze e soprattutto l’impatto degli studi in questione, sancendo gli effetti benefici di sostanze come le antocianine o il pterostilbene (un altro antiossidante naturale), è molto scarso a livello di scienza dell’alimentazione, mentre può essere determinante nella medicina, per approfondire i meccanismi che regolano certe malattie".
Emanuela Di Pasqua
Corriere della Sera online
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Foto: una composizione di mirtilli

1 Comments:

Blogger Nico Valerio said...

Un commento a questo articolo e anche alla politica del Forum sull'alimentazione del Corriere.it è mell'articolo seguente

30 agosto 2007 alle ore 21:24  

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