sabato 8 marzo 2008

VITA DA CANI. Ma i loro “alimenti naturali” sono quelli degli umani?

"Caro Nico - mi scrive Roberta S. - tra due settimane arriverà a casa un dolcissimo cucciolo di golden retriever. Che cosa dovrà mangiare? Lei che è esperto di alimentazione naturale, sa darmi qualche consiglio per l’alimentazione naturale dei cani?
Ho preso una valanga di libri, guardato un mare di siti internet, parlato con diversi allevatori. E sono rimasta sconcertata. Altro che diete di pasta/riso e carne e verdure, come ai tempi del mio primo cane. I tempi sono cambiati. Anche quelli che ai cani vogliono bene davvero e ti cedono il cucciolo chiedendoti di farlo passeggiare tutti i giorni e di poterlo vedere di tanto in tanto per verificare che sta davvero bene, be’, persino loro, per l'alimentazione ti consigliano crocchette industriali, vitaminizzate, con integratori. Perché "alimenti più corretti e bilanciati"!
Si, ho trovato un libro americano sulla "alimentazione naturale" per cani e gatti. Ma da bravi americani l'idea è che più proteine ci sono e meglio è. Dunque sì a carne, uova, fagioli, non in alternanza ma tutti assieme, e per di più con una cucchiaiata di farina d'ossa ed una serie di integratori. Sembrerebbe quasi che gli integratori siano considerati di per sé "naturali" oltre oceano.
E poi, meglio la carne cruda (dicono alcuni), o assolutamente cotta come dicono altri? Senz'altro lei ci insegna che l'apparato digestivo del cane è ben diverso da quello umano. L'ambiente dello stomaco più acido e il tratto intestinale più breve lo rendono più adatto a demolire le proteine della carne. Ma potrò dargli gli stessi cereali integrali, verdure e legumi che noi usiamo? E la carne va data tutti i giorni, o anche per il cucciolo può essere un bene alternarla ad altre fonti di proteine? Le verdure crude possono andare bene altrettanto di quelle cotte (minestrone?). Anche per loro il bianco dell'uovo va cotto ed il rosso meglio crudo? Il mio cocker era goloso di latte, non ho mai smesso di dargliene un po' al mattino, e non ha mai avuto problemi: anche per loro valgono le stesse regole per un buon rapporto col lattosio?
Roberta
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Cara Roberta, mi dispiace deluderla: per quanto in passato, allo scopo di aggirare una legge ingiusta e per non stare da cani, io abbia anche mangiato come un cane (v. oltre), non sono esperto di “alimentazione naturale” dei cani. Forse un poco di più potrei dirle quello che mangia o dovrebbe mangiare una volpe (anche lì c’è qualche differenza, come in tutti quegli opportunisti dei canidi). Però, mi scusi, già noi naturisti-salutisti e vegetariani siamo accusati di “mangiare come cani”, già l’autore di questo blog è preso per “cinico” (deriva da “cane”= kun-kunòs) perché dice le verità scomode a chi specula furbamente o si basa ingenuamente sulle mode e le leggende metropolitane; ora ci si mette lei a chiedere qui, in questo onoratissimo blog per Umani (be’, umani è una parola grossa…) consigli sulla “alimentazione naturale” canina?

Scherzo, naturalmente. Ma, sarà perché ormai non sono più "naturali" da 12 mila anni, perché hanno "deciso" di vivere in simbiosi con gli Umani (e nella cosa trovano il loro porco comodo…), ben gli sta: si stanno prendendo tutte le nostre malattie. E infatti mangiano male come noi. E meno male: se fossero "ancora più naturali", nonostante che io sia un loro amico, addio polpacci, braccia e glutei (v. oltre).

Sospetto, comunque, che diventati ormai sedentari come certi loro padroni, gli individui della specie Canis lupus, var. familiaris se la passino male a tavola, alle prese con tabelle, grassi Omega-3 (loro che il mare lo vedevano come il fumo negli occhi), integratori e altra inutile o dannosa robaccia “razionale”.

Insomma, me lo lasci dire, meno male che non sono un cane salutista, se no oggi dovrei spendere una fortuna al supermercato e nel negozio di prodotti biologici, a leggere i cartellini dei prezzi.

Già, come deve essere la "alimentazione naturale" dei cani? Non ho mai avuto un cane, però mi sono scontrato per caso con parecchi individui delle più diverse razze (anzi, a dire il vero, sono stati loro a volersi “scontrare con me”), e per poco non ho temuto che la loro “alimentazione naturale” consistesse tutto sommato proprio nella mia taglia 48, quindi, diciamolo, parecchi chilogrammi di fettine, e pure “bio”…

So solo, come tutti, che hanno canini e unghioni meno affilati dei lupi, ma sufficienti a fare fori, buchi e tagli, ho constatato sulla mia pelle, e che dal carnivorismo puro devono essere passati per sopravvivere nelle migliaia di anni di spontanea - sembra - frequentazione delle nostre tribù alla caccia di resti (“commensali” li chiamano gli antropologi e gli etologi), a un carno-onnivorismo tutto da interpretare.

Buono a sapersi per la cuoca-padrona, il loro intestino si è allungato. Quindi si è adattato anche a pasta (v. oltre) e minestroni.
Anch'io ironizzo sul fatto che per "alimentazione naturale" dei cani, molti padroni, zoofili e veterinari, spinti dall’enorme business che ingrassa produttori e rivenditori, intendono ormai quasi solo scatolette e integratori. Roba da palestrati. Tutto come gli Umani. Anche sui siti web per "naturale" ora si intendono le pillole di estratti.

Ma a parte questo, l’unico consiglio che le dò, cara Roberta, è quello che l’archeologo Sabatino Moscati dette a me mentre mi accingevo ad affrontare l’alimentazione dei progenitori umani, di cui sapevo poco o nulla: "Veda, studi, faccia ricerche, perché anche noi archeologi ne sappiamo poco. Capirà: conosciamo solo le tombe… Fra qualche anno mi riferisca… Auguri". E così nacque La Tavola degli Antichi, che Moscati poi recensì con favore.

Così, lei vada a ritroso nel tempo, legga antichi testi scritti a mano, intervisti anziani veterinari, irascibili e appartate padrone di cani in Inghilterra (perché là hanno il pallino almeno da due secoli di incrociare e “migliorare” le razze canine), si informi insomma da gente all’antica e su cani di campagna, non da salotto. Anche perché il suo – mi dicono – è geneticamente allenato a "riportare prede". L'ideale sarebbe conoscere la dieta dei piccoli ma forti cani dei Romani, prima che la povertà del Medioevo e le depravazioni antinaturali dei secoli successivi imponessero anche ai cani la vita e il cibo innaturale che gli umani hanno imposto a se stessi.

Peccato, non mi sono mai occupato della materia.
Però se tanto mi dà tanto, vista la propensione di parecchi cani moderni, snob, palestrati o da salotto che siano, per i miei polpacci, direi ad occhio e croce che i loro antenati Romani o Etruschi non dovessere praticare il vegetarismo e la non-violenza gandhiana.
A proposito, come non deve dar retta ai negozianti del "tutto proteine" rinforzate da super-integratori, così non dia ascolto alle esangui fanciulle vegan e buoniste, nutrite a documentari di Bambi e cartoni animati, puffi e nani di Biancaneve, che col capriccio dei bambini impongono ai cagnolini prediletti la loro dieta personale solo vegetale, con la scusa che ormai le due diete quasi coincidono incontrandosi a mezza via: da carnivori a onnivori, a quasi granivori loro (i cani); da granivori a onnivori a quasi carnivori (gli Umani). Insomma, vista la loro origine (sicuramente carnivora) e adattabilità nei millenni, vista la nuova sensibilità che oggi mostrano molti padroni di cani per un’alimentazione (per sé) salutista e vegetariana, troverà esperti e padroni di cani che le diranno cose contrapposte. Ma anche se dovesse propendere per la seconda via, ricordi che c’è sempre una bella differenza, e che alcuni enzimi, per esempio, sono diversi nel cane, tanto che piante innocue per gli Umani possono danneggiare o avvelenare il cane in generale, o quella razza particolare. Vista la competenza degli anglosassoni (che gli hanno dato il nome), sarà bene fidarsi del miglior manuale esistente in Gran Bretagna sui golden retrievier.

Anche se… Anch'io un tempo, confesso, ho mangiato come i cani. Quando non esisteva la pasta integrale perché vietata da un’ottusa norma che considerava germe e crusca una "sofisticazione" (la crusca essendo meno nutriente di semola o farina, era considerata "frode in commercio"…), si vendevano grandi buste da 10 kg di ottima "pasta integrale per cani", sedanini o rigatoni, pensi un po’, evidentemente destinati a cani sedentari e stitici come i loro padroni. Pasta così integrale e così buona che avevo voglia di abbaiarlo al mondo intero. Ma appena gli Umani se ne accorsero e abolirono quella stupida legge, quando insomma da canina diventò umana, quella pasta cominciò a fare schifo, e a costar cara.
Bau bau
Nico.

AGGIORNATO IL 6 SETTEMBRE 2014

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13 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Divertente, sono d'accordo. Ma il mio cagnetto non ti morderebbe :-))

10 marzo 2008 alle ore 12:28  
Anonymous Anonimo said...

Praticamente mi fai capire che in Italia i cani mangiavano pasta integrale prima degli uomini...:-)

14 marzo 2008 alle ore 17:59  
Anonymous Anonimo said...

Complimenti, é molto interessante ció che scrivi, utile e a volte quasi difficile da credere.
Mi terró informata!
Besos

7 aprile 2008 alle ore 11:44  
Anonymous Anonimo said...

Hello. This post is likeable, and your blog is very interesting, congratulations :-). I will add in my blogroll =). If possible gives a last there on my blog, it is about the Home Theater, I hope you enjoy. The address is http://home-theater-brasil.blogspot.com. A hug.

8 aprile 2008 alle ore 02:14  
Anonymous Anonimo said...

molto intiresno, grazie

5 novembre 2009 alle ore 11:03  
Anonymous Anonimo said...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

5 novembre 2009 alle ore 11:04  
Anonymous Anonimo said...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

12 novembre 2009 alle ore 20:14  
Anonymous Anonimo said...

necessita di verificare:)

13 novembre 2009 alle ore 04:58  
Anonymous Anonimo said...

good start

13 novembre 2009 alle ore 05:04  
Anonymous Anonimo said...

good start

29 novembre 2009 alle ore 08:33  
Anonymous Anonimo said...

Si, probabilmente lo e

29 novembre 2009 alle ore 08:34  
Anonymous Anonimo said...

Quindi può mangiare cibo umano senza problemi?

6 settembre 2014 alle ore 10:17  
Blogger Nico Valerio said...

Non direi proprio. Rileggere l'articolo.

8 settembre 2014 alle ore 16:31  

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