CIBI E SOCIETA’. Tutti vogliono le "novità", ma spesso non sanno l’abc.
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1. La velocità, anzi la fretta, l'impazienza, è il motore del mondo attuale. Molti chiedono un Seminario intensivo, in realtà per me faticosissimo, e un po' faticoso anche per i corsisti (6 ore il sabato e 6 la domenica). Ma ci vorrebbero 25 persone almeno. Il problema è di comunicazione: come farlo sapere rapidamente a tanta gente in uno-due mesi (di più non può durare una "campagna" pubblicitaria).
2. Ogni mio Corso è diverso dal precedente. Come sarebbe totalmente diverso ogni mio libro se lo dovessi riscrivere. Io non riesco a copiarmi neanche se lo volessi. Anche questo Corso perciò sarà certamente diverso dal precedente in molte cose. E così per ogni seminario.
Attento poi a considerare sufficienti le Dispense. Lo dico anche per i nuovi iscritti, non sono la sintesi dei Corsi, ma per lo più una integrazione di aspetti noti, elementari, di base o laterali. Perché mi sono accorto dalle domande che la gente ignora cose essenziali che dovrebbe sapere "prima" di iscriversi ad un Corso del genere. Che è già un corso di specializzazione. Se le Dispense fossero "il Corso", chiunque potrebbe iscriversi, pagare la piccola quota e… senza diritto d’autore istituire a caro prezzo un Corso analogo. Nel campo nostro accade, ora che i finti "esperti" pullulano anche nei paesini di montagna. Ma con Dispense fedeli e complete, cioè un vero manuale a disposizione libera di chiunque senza la protezione del diritto d’autore, il Corso costerebbe il triplo. E le dispense sarebbero protette dalla Siae.
3. D'accordo che 12 lezioni da un'ora sono fastidiose per i difficili spostamenti in una grande città. Perciò col Corso attuale che inizia giovedi prossimo c'è una bella novità: le 12 ore saranno più razionalmente divise in 8. Terremo cioè solo 8 lezioni di un'ora e mezza ciascuna. Così risparmiamo ben 4+4 spostamenti.
4. D'accordo anche su un Seminario intensivo solo di aggiornamento e specializzazione. Ma sono talmente pochi quelli che sanno tutto l'abc, compresi sedicenti naturopati, medici, omeopati, e non parliamo degli erboristi, che sarei quasi solo. E guarda che in questo tipo di Seminario di aggiornamento parleremmo solo di studi sulle riviste, proprio quelli che tu hai saltato, certo non senza motivo (perché sottoforma di noiosi abstract). E i prezzi sarebbero tripli.
Morale della favola: anche al Corso dell'anno scorso c'erano "naturopati" ed "esperti". Eppure dalle domande banali ed elementari che facevano, non mi sembrava. Erano inesperti come tutti. Del resto se i soliti quattro nutrizionisti di Regime che appaiono sempre in tv (i camici bianchi, dico io, li hanno anche i salumieri...) dicono sciocchezze o banalità, o meglio non dicono le verità scoperte dalla scienza, perché "la gente non capirebbe", "ci sarebbe la rivoluzione nei consumi", e soprattutto "i produttori ci toglierebbero le consulenze", e "i funzionari del Ministero dell'Agricoltura, o dell'Industria, protesterebbero", perché gli "esperti alternativi" dovrebbero essere migliori?
Ho dato una scorsa ai programmi dei Corsi con i quali si diventa "naturopata" in Italia. C'è da mettersi le mani nei capelli. Può farli anche una commessa di Todis. E' un titolo nato male. Secondo me - anche nell'invenzione del nome sbagliato e ridicolo ("naturopata" significa solo e soltanto "malattia naturale", per chi conosce un minimo di latino e greco, che comunque in un neologismo non andrebbero mai messi insieme...) ci deve essere lo zampino dei perfidi e invidiosi medici. La cui potente lobby ha appioppato nome ridicolo e bassissima specializzazione ai potenziali "concorrenti" naturopati.
Il fatto è che i tanti sedicenti "esperti" oggi studiano sciocchezze, seguono teorie filosofiche non scientifiche, dipendono dal commercio dei prodotti e degli integratori (spesso inefficaci o dannosi) e si basano su leggende sottoculturali o - nei casi migliori - su studi d'un medico-guru di 70 anni fa - prima dell'era degli studi in doppio cieco e su migliaia di soggetti - che come nell'800 ancora faceva prove su 1 o 2 pazienti a lui noti (altro che "double blind": qui tutti ci vedevano benissimo). E questi ignoranti "esperti" non ammetteranno mai di non sapere. E quindi non verranno ai Corsi. Come la maggior parte degli erboristi, un caso davvero inquietante: si bevono, proprio come studenti, anziani e casalinghe, la pubblicità o i depliant fitti di paroloni pseudoscientifici delle ditte. Il livello è quello delle commesse di profumeria: "Signora, usi questo shampoo: 'nutre' il capello".
5. Più divertente e richiesto invece sarebbe un Corso di cucina naturale che si concluderebbe con una cena collettiva, dove però dovrei pagare una ragazza come esecutrice e cuoca in seconda, e il locale cucina (che dovrebbe poi lavare un'enormità di pentole e piatti...)
6. Utile sarebbe la pubblicità... aziendale, p.es nel passaparola o nelle bacheche di uffici, scuole, club.
7. Importanti anche commenti, spunti, articoli, domande, testimonianze sul blog. Sono uno stimolo psicologico. Scrivo poco perché ho poco tempo (questa è la scusa), ma la verità è che vedo pochi commenti, come del resto su tutti i siti di internet. Gli italiani sono ancora arretrati. Per ora ho chiamato Forum (v. sul colonnino a destra) le domandine messe come commenti ad un articolo dedicato. Se ci sarà traffico lo trasformerò tecnicamente in un vero forum veloce, adatto al dialogo tra lettori.
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IMMAGINE. Nella foto una divertente composizione di March (2006). Ma davvero i nostri esperti avranno i pomodori in testa?
Etichette: corsi, costume, divulgazione, psicologia, seminari intensivi
4 Comments:
Quando vieni a tenere il Seminario qui da noi a Venezia?
Rispondo. Con tutto lo stress che mi procura, quando ci sono almeno 25 persone
Mi rendo conto che la sua esperienza nel campo l'abbia portata a conoscenze speriori a quelle della maggior parte degli "specialisti", ragion per cui lei è arrabbiato da tanto pressappochismo.
Devo però farle notare che l'ignoranza di cui taccia naturopati ed erboristi facendone di tutta l'erba un fascio è di un qualunquismo sconcertante.
Per fortuna, non tutti i naturopati si affidano a riti stregoneschi o obsoleti e molti erboristi conoscono seriamente le proprietà delle erbe che selezionano e non si affidano a meri preparati.
Tante volte un pò di modestia da parte di tutti sarebbe il bene dell'umanità.
Cordialmente,
un'orgogliosa ignorante.
Mi correggo:
Tante volte un pò di modestia da parte di tutti farebbe il bene dell'umanità.
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