VIOLA A TAVOLA. More, uva nera, mirtilli e cavolo rosso? A più non posso
Ancora coi mirtilli, frutto selvatico quasi di stagione: ce ne saranno ancora, ai primi di settembre e con questo clima matto, nei cespugli di montagna? L'uva spina, sì, almeno in certe valli interne dell'Appennino. Per associazione di idee mi viene voglia di camminare tra boschi, ruscelli, vette e dirupi, insomma il sano e catartico sport che negli Stati Uniti si chiama hiking, e che nei Paesi anglosassoni, è molto diffuso tra i giovani e le persone intelligenti di ogni età. E' la Wilderness, la vita naturale e selvaggia, che ognuno di noi dovrebbe praticare almeno per un giorno a settimana. Lontano dalle città, dal rumore, dal cemento e dagli uomini. A contatto con se stessi e gli elementi della Natura. Invito tutti a farlo. Senza cravatte e tacchi a spillo, camici bianchi, diplomi, ruoli e divise, senza le stupide convenzioni e le falsità sociali. La Natura fa vedere quello che veramente sei, quello che davvero vali. Ecco perché da noi molti si sottraggono di fronte alla Natura. La vedono giustamente come un esame. Anche una formica li impressiona. Tutto li spaventa. E temono di essere inadeguati, di apparire quello che sono, cioè delle nullità, senza la rassicurante corazza comportamentale, tutta finta, tutta costruita. Del resto, se fanno una "colazione sul prato", si mettono ad una rassicurante vicinanza dalla strada: 2 metri. E la seconda corazza difensiva, l'automobile, deve essere a non più di 5 metri. Homunculus quater-rotalis, l'omuncolo a quattro ruote, una nuova sottospecie purtroppo non in via di sparizione.
Ma torniamo ai mirtilli, anzi ai coloranti violetti antocianosidi, abbondanti anche nelle more e nel cavolo rosso. Paola Magni mi ha citato e intervistato su Life Gate proprio su questo argomento (N.V.)
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Mirtilli, frutti di bosco e vegetali violetti: le virtù degli antociani
Terapia del colore" per capillari, cuore e tumori
“I frutti di bosco (ma anche il cavolo rosso, l’uva nera da vino e lo stesso vino rosso), insomma tutti i vegetali di color violetto-bluastro o rosso scuro che hanno il brutto vizio di macchiare dita e tovaglie, sono ricchi di antociani, coloranti fenolici che se assunti regolarmente e in buona quantità migliorano la vista, proteggono il sistema vascolare, prevengono i capillari fragili e riducono il rischio di malattie cardiache e, secondo una recente ricerca, anche di cancro.
“Antinfiammatori, antiossidanti, antibatterici, rinfrescanti, astringenti, tonici, diuretici: le attività terapeutiche dei mirtilli sono numerosissime. Dotati di vitamine A e C, acido citrico e malico, mirtillina (sostanza che lo rende disinfettante delle vie digestive), fosforo, calcio, manganese, questi piccoli dal gusto dolce leggermente acidulo, rinforzano i capillari delle gambe e del viso e sono ottimi per combattere la stanchezza oculare.
“Secondo studi scientifici riportati da Nico Valerio sul suo L’alimentazione naturale, gli antocianosidi del mirtillo (i pigmenti che ne determinano il colore) "sono probabilmente responsabili dell’inattivazione dei batteri che sono spesso la causa di diarree dei bambini" e di infezioni renali negli adulti, specie nelle donne. "Gli antocianosidi mostrano anche una spiccata attività di protezione dei vasi e delle arterie, utile nella prevenzione delle malattie cardiache, nell’arteriosclerosi e nell’ictus" - prosegue Valerio. Una capacità nota di queste sostanze è quella di migliorare la vista e la sensibilità della retina dell’occhio: agendo sui capillari della retina, migliorano l'irrorazione delle cellule sensibili alla luce e favoriscono l'adattamento all'oscurità. L'uso del mirtillo è indicato in tutti i casi di degenerazione della retina, compresa la retinopatia diabetica. Ma la performance migliore, i mirtilli, la esplicano "aumentando la resistenza dei capillari e diminuendo la loro permeabilità, ovvero nel trattamento di disturbi circolatori come le vene varicose, le emorroidi e la fragilità capillare" scrive Valerio. Almeno fino ad ora.
Etichette: alimenti antiossidanti, alimenti protettivi, antiossidanti, antociani
5 Comments:
ciao nico
mangiare tutte le mattine 2
cucchiaini (diciamo 20gr)di marmellata di mirtilli
al 50% o di more ( ne ho un vasetto fatta da mia
madre) è una giusta dose?..insieme
all'uva nera o cavoli neri quando è stagione anche se quest'ultimi
non si trovano spesso.
qual'è la quantità giusta o quasi
per avere gli effetti sulle pareti
dei capillari?
grazie.
mc
Dovrei vedere vari studi di laboratorio per risponderti con esattezza. Ma non sarei corretto lo stesso, perché alcuni studi saranno certamente su ratti o topi.
Ma stiamo parlando di alimenti, e anche molto buoni. Usciamo perciò dalla mentalità farmacologica del cibo-pillola e mettiamola così: se tu "mangi colorato" e quindi ingerisci ogni giorno anche abbondanti antociani, a lunmgo andare il rischio complessivo di malattie venose o cardio-vascolari si può ridurre di molto.
Il problema è che ne mangi poco.
Meglio sarebbe di questi tempi un bel grappolone di uva nera 3 volte al giorno, ma quella "da vino". [Di conseguenza dovresti ridurre i carboidrati]. E' rara in città, ma reperibile con un po' di ricerche presso i "vignaroli", cioè i contadini che vendono direttamente nei mercati rionali, come quello del Trionfale, oppure sulle strade statali attorno a Roma, e quelle provinciali verso i Castelli. Dall'autunno alla primavera il cavolo rosso si trova ogni giorno a Trionfale e a piazza Vittorio.
Anche le barbabietole rosse, le arance sanguigne e le fragole hanno antociani.
Insomma, a parte gli antociani, la regola è: mangia quanto più possibile arancione, rosso, violetto, viola, blu, nero. I colori più forti che trovi. Il nero? E' quello dei fagioli neri: e l'acqua dell'ammollo non va gettata via ma messa nella pentola a pressione.
Caro Nico,
il mirtillo gigante (la cosiddetta "specie coltivata")è efficace per la prevenzione di disturbi circolatori e visivi (nonchè del cancro)quanto la specie selvatica?!
sono reduce da una vacanza in alto adige che mi ha lasciato sconvolta...nemmeno lì esiste più il mirtillo selvatico.
P.S. Se serve aiuto per creare un gruppo di escursionisti, io mi aggrego.
Little sweet star
Scusa, Little Sweet Star, ho avuto da fare e non ho più guardato il blog per molti giorni. Che mi dici... il mirtillo selvatico è raro in AA? Io l'ho trovato e gustato anche in certe alte valli d'Abruzzo.
Sull'efficacia ci sono tanti studi leggermente contrastanti. Il m. nero comunque è molto meglio di quello rosso.
Ad ogni modo non formalizziamoci sulla singola specie di frutti, se no finisce per aver ragione Ghiselli (v. articolo sull'Ente di Stato): diciamo che basta mangiare regolarmente quanto più colorato possibile.
Le VMA (vaccynium myrtillus antocyanosides) citate negli studi sono chiamate così per praticità scientifica da laboratorio. Ma è possibile - anche se nessuno le studia mai... perché non è facile - che le mescolanze e le diete di lungo periodo a base di piccole quantità di antiossidanti misti prese cronicamente, cioè per decenni o per tutta una vita, siano efficaci come o addirittura di più delle grandi quantità prese 1 volta o poche volte, come in uno studio. Questo è il punto.
Sul punto 2 (escursioni) entriamo nella chat privata: certo, fatti sentire. Ma in quale città abiti?
mandami un'email all'indirizzo riportato all'inizio del colonnino a ds del sito e ti rispondo subito.
scusa di nuovo per il ritardo.
Grazie per la risposta sui mirtilli, prenderò la preparazione ai mirtilli neri da agricoltura biologica di rigoni d'asiago fatta con succo di mela concentrato, mirtilli neri al 30%, pectina e acido citrico, se non hai nulla in contrario. Altrimenti c'è un succo di mirtillo della linea aboca (la stessa degli opercoli) ma assunto in quantità mi manda al bagno.
P.s. naturalmente ho il "Manuale" e ho riletto la parte che mi hai suggerito quella sul mirtillo contro il raffreddore pag 491ss.
un caro saluto
Sirhaddock
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