venerdì 11 gennaio 2008

CIBI E SOCIETA’. Tutti vogliono le "novità", ma spesso non sanno l’abc.

"Ho seguito il tuo Corso dello scorso anno, e cerco ogni giorno di applicare i tuoi consigli nutrizionali, tant’è vero che ho regolarizzato alcune analisi cliniche e perso un po' di peso" scrive C.T. "Ti chiedo se prevedi un Corso di aggiornamento, insomma con le sole novità rispetto alla versione base. Questa mia esigenza nasce dalla difficolta' nel seguire di nuovo il corso di una lezione a settimana per 12 settimane, pur dando per scontata una certa utilità nel ritornare sugli argomenti. Mi piacerebbe un full immersion in fine-settimana partendo dal fatto che ho studiato e pertanto digerito le conoscenze indicate nelle dispense dello scorso anno (esclusi i tuoi ricchi riferimenti biblio...). Mantieni la sana abitudine delle info sul tuo blog".
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1. La velocità, anzi la fretta, l'impazienza, è il motore del mondo attuale. Molti chiedono un Seminario intensivo, in realtà per me faticosissimo, e un po' faticoso anche per i corsisti (6 ore il sabato e 6 la domenica). Ma ci vorrebbero 25 persone almeno. Il problema è di comunicazione: come farlo sapere rapidamente a tanta gente in uno-due mesi (di più non può durare una "campagna" pubblicitaria).


2. Ogni mio Corso è diverso dal precedente. Come sarebbe totalmente diverso ogni mio libro se lo dovessi riscrivere. Io non riesco a copiarmi neanche se lo volessi. Anche questo Corso perciò sarà certamente diverso dal precedente in molte cose. E così per ogni seminario.
Attento poi a considerare sufficienti le Dispense. Lo dico anche per i nuovi iscritti, non sono la sintesi dei Corsi, ma per lo più una integrazione di aspetti noti, elementari, di base o laterali. Perché mi sono accorto dalle domande che la gente ignora cose essenziali che dovrebbe sapere "prima" di iscriversi ad un Corso del genere. Che è già un corso di specializzazione. Se le Dispense fossero "il Corso", chiunque potrebbe iscriversi, pagare la piccola quota e… senza diritto d’autore istituire a caro prezzo un Corso analogo. Nel campo nostro accade, ora che i finti "esperti" pullulano anche nei paesini di montagna. Ma con Dispense fedeli e complete, cioè un vero manuale a disposizione libera di chiunque senza la protezione del diritto d’autore, il Corso costerebbe il triplo. E le dispense sarebbero protette dalla Siae.


3. D'accordo che 12 lezioni da un'ora sono fastidiose per i difficili spostamenti in una grande città. Perciò col Corso attuale che inizia giovedi prossimo c'è una bella novità: le 12 ore saranno più razionalmente divise in 8. Terremo cioè solo 8 lezioni di un'ora e mezza ciascuna. Così risparmiamo ben 4+4 spostamenti.
4. D'accordo anche su un Seminario intensivo solo di aggiornamento e specializzazione. Ma sono talmente pochi quelli che sanno tutto l'abc, compresi sedicenti naturopati, medici, omeopati, e non parliamo degli erboristi, che sarei quasi solo. E guarda che in questo tipo di Seminario di aggiornamento parleremmo solo di studi sulle riviste, proprio quelli che tu hai saltato, certo non senza motivo (perché sottoforma di noiosi abstract). E i prezzi sarebbero tripli.


Morale della favola: anche al Corso dell'anno scorso c'erano "naturopati" ed "esperti". Eppure dalle domande banali ed elementari che facevano, non mi sembrava. Erano inesperti come tutti. Del resto se i soliti quattro nutrizionisti di Regime che appaiono sempre in tv (i camici bianchi, dico io, li hanno anche i salumieri...) dicono sciocchezze o banalità, o meglio non dicono le verità scoperte dalla scienza, perché "la gente non capirebbe", "ci sarebbe la rivoluzione nei consumi", e soprattutto "i produttori ci toglierebbero le consulenze", e "i funzionari del Ministero dell'Agricoltura, o dell'Industria, protesterebbero", perché gli "esperti alternativi" dovrebbero essere migliori?


Ho dato una scorsa ai programmi dei Corsi con i quali si diventa "naturopata" in Italia. C'è da mettersi le mani nei capelli. Può farli anche una commessa di Todis. E' un titolo nato male. Secondo me - anche nell'invenzione del nome sbagliato e ridicolo ("naturopata" significa solo e soltanto "malattia naturale", per chi conosce un minimo di latino e greco, che comunque in un neologismo non andrebbero mai messi insieme...) ci deve essere lo zampino dei perfidi e invidiosi medici. La cui potente lobby ha appioppato nome ridicolo e bassissima specializzazione ai potenziali "concorrenti" naturopati.


Il fatto è che i tanti sedicenti "esperti" oggi studiano sciocchezze, seguono teorie filosofiche non scientifiche, dipendono dal commercio dei prodotti e degli integratori (spesso inefficaci o dannosi) e si basano su leggende sottoculturali o - nei casi migliori - su studi d'un medico-guru di 70 anni fa - prima dell'era degli studi in doppio cieco e su migliaia di soggetti - che come nell'800 ancora faceva prove su 1 o 2 pazienti a lui noti (altro che "double blind": qui tutti ci vedevano benissimo). E questi ignoranti "esperti" non ammetteranno mai di non sapere. E quindi non verranno ai Corsi. Come la maggior parte degli erboristi, un caso davvero inquietante: si bevono, proprio come studenti, anziani e casalinghe, la pubblicità o i depliant fitti di paroloni pseudoscientifici delle ditte. Il livello è quello delle commesse di profumeria: "Signora, usi questo shampoo: 'nutre' il capello".


5. Più divertente e richiesto invece sarebbe un Corso di cucina naturale che si concluderebbe con una cena collettiva, dove però dovrei pagare una ragazza come esecutrice e cuoca in seconda, e il locale cucina (che dovrebbe poi lavare un'enormità di pentole e piatti...)


6. Utile sarebbe la pubblicità... aziendale, p.es nel passaparola o nelle bacheche di uffici, scuole, club.


7. Importanti anche commenti, spunti, articoli, domande, testimonianze sul blog. Sono uno stimolo psicologico. Scrivo poco perché ho poco tempo (questa è la scusa), ma la verità è che vedo pochi commenti, come del resto su tutti i siti di internet. Gli italiani sono ancora arretrati. Per ora ho chiamato Forum (v. sul colonnino a destra) le domandine messe come commenti ad un articolo dedicato. Se ci sarà traffico lo trasformerò tecnicamente in un vero forum veloce, adatto al dialogo tra lettori.

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IMMAGINE. Nella foto una divertente composizione di March (2006). Ma davvero i nostri esperti avranno i pomodori in testa?

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4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Quando vieni a tenere il Seminario qui da noi a Venezia?

13 gennaio 2008 alle ore 16:48  
Blogger Nico Valerio said...

Rispondo. Con tutto lo stress che mi procura, quando ci sono almeno 25 persone

14 gennaio 2008 alle ore 00:32  
Anonymous Anonimo said...

Mi rendo conto che la sua esperienza nel campo l'abbia portata a conoscenze speriori a quelle della maggior parte degli "specialisti", ragion per cui lei è arrabbiato da tanto pressappochismo.
Devo però farle notare che l'ignoranza di cui taccia naturopati ed erboristi facendone di tutta l'erba un fascio è di un qualunquismo sconcertante.
Per fortuna, non tutti i naturopati si affidano a riti stregoneschi o obsoleti e molti erboristi conoscono seriamente le proprietà delle erbe che selezionano e non si affidano a meri preparati.
Tante volte un pò di modestia da parte di tutti sarebbe il bene dell'umanità.
Cordialmente,
un'orgogliosa ignorante.

28 gennaio 2008 alle ore 21:27  
Anonymous Anonimo said...

Mi correggo:

Tante volte un pò di modestia da parte di tutti farebbe il bene dell'umanità.

28 gennaio 2008 alle ore 21:29  

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